Come aiutare i bambini a camminare da soli

Camminare è sicuramente l’ultima tappa motoria che il bambino raggiunge nel suo sviluppo motorio. Prima però di capire come aiutare i bambini a camminare da soli, dobbiamo sapere che il cammino è il traguardo che il piccolo raggiunge dopo aver sperimentato e acquisito altri importanti movimenti. Vediamoli insieme.
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Camminare è sicuramente l’ultima tappa motoria che il bambino raggiunge nel suo sviluppo motorio. Prima però di capire come aiutare i bambini a camminare da soli, dobbiamo sapere che il cammino è il traguardo che il piccolo raggiunge dopo aver sperimentato e acquisito altri importanti movimenti. Vediamoli insieme.

Quali sono le fasi di sviluppo motorio

Le tappe di sviluppo motorio sono delle fasi della vita del bambino scandite da alcune sperimentazioni e acquisizioni motorie. Per convenzione e praticità, a ogni tappa viene associato un arco temporale definito, ma è bene ricordare sempre che ogni bambino è a sé, quindi non dobbiamo allarmarci se il nostro piccolo raggiunge una tappa motoria magari un mese dopo rispetto a quanto indicato nell’articolo. È importante, però, che il bambino sperimenti ciascuna delle tappe motorie che vi riporto di seguito.  

Sollevare testa e collo

La prima tappa motoria che il neonato raggiunge è sicuramente quella di riuscire a sollevare la testa e il collo quando è in posizione prona. Stimola il tuo bambino a sollevare la testa e il collo tramite esercizi di tummy time. Con il passare del tempo noterai che il bambino inizierà a poggiarsi sulle braccia, andando così a rafforzarne la muscolatura. Oltre al tummy time, ricorda sempre l’importanza della ginnastica a pancia in su con un arco giochi.

Rotolare

Quando il bambino avrà acquisito padronanza del suo corpo sia in posizione prona che supina, noterai che proverà a girarsi, prima su un fianco per poi compiere la rotazione completa.

Pivoting o “movimento a orologio” e Striscio

Prima di gattonare il bambino inizierà a spostarsi “a orologio”. Striscerà come le lancette di un orologio! Contemporaneamente o subito dopo inizierà a strisciare. Questa tappa può anche non comparire e sovrapporsi al gattonamento.

Per favorirla potete posizionare il piccolo al centro di un cerchio (tipo hula hoop). Nel cerchio poi posizionate degli oggetti che il piccolo preferisce. In assenza del cerchio basterà posizionare gli oggetti in modo circolare.

Per favorire lo striscio potete posizionarvi all’altezza del bimbo e invitarlo a venire verso di voi!

Gattonamento

Gattonare è una fase fondamentale per lo sviluppo globale del bambino, perché favorisce sia lo sviluppo motorio che quello cognitivo. Gattonare ha tantissimi benefici:

  • contribuisce allo sviluppo grosso motorio
  • contribuisce allo sviluppo fine motorio
  • migliora l’equilibrio
  • migliora la coordinazione occhio-mano
  • rinforza la muscolatura (soprattutto dorsale)
  • facilita il cammino autonomo
  • migliora le future abilità di letto-scrittura
  • rinforza la vista, favorendo una visione binoculare
  • favorisce lo sviluppo dello schema crociato

A livello cognitivo il bambino:

  • si orienta nello spazio
  • migliora le capacità propriocettive
  • rinforza le capacità di problem-solving
  • migliora la comunicazione tra i due emisferi cerebrali permettendo al cervello di lavorare in maniera integrata
  • migliora autonomia e autostima

Posizione seduta

La posizione seduta non deve mai essere forzata. Spesso si tende a farlo per tenere il bambino nel seggiolone, ma non buona cosa per il suo sviluppo: se il bambino non è pronto (cioè se la sua muscolatura non è ancora abbastanza forte da sorreggerlo) è importante che continui a fare ginnastica psicomotoria, cioè esercizi di tummy time e a pancia in su. Vedrai come, a poco a poco, dalla posizione prona il bambino tenterà di sedersi fino a riuscirci da solo.

Alzarsi in piedi

Una volta sperimentata e conquistata la posizione seduta, il bambino sarà interessato ad esplorare il mondo da un’altra prospettiva: stando in piedi! Anche in questo caso, è bene lasciarlo sperimentare da solo, offrendogli appoggi stabili e sicuri (il divano, il mobile della tv, una sedia, il triangolo di Pikler).
Se vuoi aiutarlo dandogli le tue mani, ricorda di non aiutarlo a tirarsi su, ma resta solo il punto di appoggio per lui.

Camminare lateralmente

Quando il bambino avrà imparato a mettersi in piedi da solo dalla posizione seduta, inizierà a muovere i primi passi lateralmente, appoggiandosi. Questa fase viene chiamata navigazione laterale, oppure navigazione costiera, o ancora cruising.

Cammino autonomo

Una volta acquisito il movimento del cammino laterale, pian piano il bambino inizierà a staccare prima una mano dal piano d’appoggio per guardarsi intorno e poi, pian piano, anche l’altra. Questo lo porterà a sperimentare i primi passi, per migliorare sempre di più l’equilibrio e iniziare poi a camminare in modo sempre più regolare.

Come stimolare i primi passi?

La prima regola lasciare i bimbi liberi di sperimentare fin da subito con il tummy time.
Come? Creando un ambiente adatto a loro!
Liberi di sperimentare significa liberi di potersi muovere in uno spazio sicuro, come un è un “angolo morbido” con tappeto gioco per fare tummy time, ginnastica a pancia in su, pivoting, striscio e  gattonamento.
Evitate l’uso di sdraiette, box, bretelle, carrelli primi passi e il girello (che vi ricordo è stato vietato in diversi paesi del mondo!).
Aiuterete i vostri bimbi a compiere i primi passi offrendogli i giusti sostegni: ricordate che tenerli per le braccia non è funzionale perché in questa posizione il bambino non riuscirà a trovare l’equilibrio. Invece, è invece importante offrire loro le nostre mani come appoggio posizionandoci o di fronte a lui (stando però alla sua altezza) oppure dietro di lui (posizionando le nostre mani all’altezza del suo petto).

Lasciatelo a piedi nudi e mi raccomando evitate l’uso di supporti come il girello!