Tummy Time: l’importanza della posizione prona per lo sviluppo dei neonati

Il tummy time, cioè il posizionamento del bambino a pancia in giù, è il primo sport che il neonato deve fare affinché abbia uno sviluppo psicomotorio ottimale.
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Cos’è il Tummy Time

Il tummy time, cioè il posizionamento del bambino a pancia in giù, è il primo sport che il neonato deve fare affinché abbia uno sviluppo psicomotorio ottimale. Anche se spesso i genitori non vengono informati dell’esistenza di questo fondamentale esercizio, il posizionamento prono è raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal National Institute of Child Health & Human Development e dall’American Academy of Pediatrics.

A cosa serve

Tummy time significa letteralmente “tempo sulla pancia” e in senso più ampio sta ad indicare il tempo che un neonato deve trascorrere a pancia in giù affinché il suo sviluppo psicomotorio sia ottimale. Infatti, tramite questo importantissimo esercizio, il neonato rafforza la muscolatura:

  • del collo,
  • delle spalle,
  • delle braccia,
  • delle gambe,
  • della schiena.

Attraverso il Tummy Time il neonato getta le basi per le successive tappe di sviluppo motorio che compirà entro il primo anno e mezzo di vita:

  • lo striscio,
  • il pivoting (o movimento ad orologio),
  • il gattonamento,
  • la navigazione laterale,
  • il cammino.

Gli altri benefici del Tummy Time

I benefici del Tummy Time non riguardano esclusivamente la sfera motoria, ma anche quella relazionale: infatti, grazie alla permanenza in posizione prona il neonato può osservare da una prospettiva diversa l’ambiente che lo circonda e sarà quindi in grado di conquistare gradualmente la sua autonomia e la sua indipendenza.

Il Tummy time evita anche il rischio della plagiocefalia posizionale, quella che comunemente viene definita – in maniera semplicistica – testa piatta. Questo perché, grazie al tummy time, è possibile evitare l’uso prolungato di sdraietta e ovetto, attrezzature sconsigliate perché possono causare deformazioni craniche ai bimbi.

Quanto tempo di tummy time?

Il neonato può e deve essere posizionato prono fin dalla nascita: l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia trenta minuti complessivi di tummy time al giorno. Questa mezz’ora quotidiana di Tummy Time non deve essere consecutiva, ma può essere suddivisa nell’arco dell’intera giornata. Questo perché, nelle prime settimane di vita, il neonato non riuscirà subito a raggiungere trenta minuti complessivi di tummy time al giorno, ma questo è normale e non c’è da preoccuparsi.

Proponendo il tummy time più volte al giorno, fino a raggiungere la mezz’ora complessiva, nel giro di pochi mesi il bimbo riuscirà a restare in posizione prona ben oltre i trenta minuti raccomandati dall’OMS.

Come fare Tummy Time

Il primo aspetto che è importante sapere è che il neonato deve essere sveglio quando viene posizionato a pancia in giù, e deve essere sempre supervisionato da un adulto che diventa parte attiva dell’esercizio. Questo per evitare la SIDS, cioè la morte in culla, che può verificarsi quando il neonato si addormenta a pancia in giù.

Nelle prime settimane di vita, il tummy time può essere proposto sul petto dei genitori. Successivamente si possono aggiungere altre due modalità:

  • sul fasciatoio
  • sulla palestrina/tappeto gioco

Una volta posizionato il neonato a pancia in giù, il genitore deve partecipare attivamente all’esercizio: è bene quindi posizionarsi allo stesso livello del bimbo in modo tale che il volto della mamma o del papà diventi uno stimolo per il piccolo.

Il genitore può spostarsi lateralmente e chiamare il piccolo affinché sia stimolato a girare la testa da un lato e dall’altro.

Oltre al volto dei genitori, per fare tummy time possono essere utili degli oggetti quali:

  • libri morbidi, libri ad alto contrasto o a fisarmonica;
  • giochi quali i sonagli e lo specchio.

Buon tummy time a tutti!