Il disegno del bambino: 3 consigli per favorirlo

Spesso si pensa che il bambino inizi a disegnare con l'ingresso nella scuola dell'infanzia e a scrivere con l'ingrasso nella primaria. Non è così! I prerequisiti della scrittura affondano le loro radici fin dai primi mesi di vita del bambino. Favorire il gesto grafo motorio pone le basi per l'apprendimento della futura abilità di scrittura
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Il disegno nei bambini

Spesso si pensa che i bambini inizino a disegnare con l’ingresso nella scuola dell’infanzia. In realtá non è così perché il gesto (movimento) grafico si sviluppa molto prima: infatti già a partire dai 12 mesi il gesto grafomotorio diventa strumento di comunicazione e di espressione. Lasciare traccia di sé attraverso un segno, uno scarabocchio, è un prerequisito importantissimo per il futuro apprendimento della scrittura.

L’importanza del disegno come prerequisito della scrittura

Per bambini molto piccoli, con pochi mesi di vita, le attività senso motorie sono davvero molto importanti. Le attività sensomotorie riferite al disegno del bambino, possono essere proposte durante i momenti di tummy time quando il piccolo si sostiene sulle braccia (solitamente a partire dai 2 o 3 mesi di vita ma ogni bambino è a sé!). In questa fase potete, per esempio, potete posizionare sul tappeto gioco un foglio telato/piccola tela, inserito in una bustina trasparente, inserire delle gocce di colore, preferibilmente ad alto contrasto (nero/rosso) e permettere al bambino di manipolare la tela. Il piccolo incuriosito toccherà la bustina e lascerà le sue prime tracce, senza sporcarsi. Ecco che apparirà il primo disegno del bambino!   Nei mesi successivi quando è ancora presente la fase orale si può sperimentare la digitopittura con la tempera edibile: sempre durante il tummy time o se il bambino ha raggiunto la posizione seduta, anche in questa posizione. Con il passare dei mesi il bambino perderà il riflesso di prensione palmare (Palmar Grasp Reflex) per lasciare spazio alla presa volontaria. Comparirà infatti la presa palmare intorno ai sei mesi, momento in cui, generalmente, inizierà anche l’alimentazione complementare. Fino a questo momento l’unico strumento che il piccolo deve usare sono le sue manine ma anche i suoi piedini. Quando la presa palmare è ben sviluppata e inizia a comparire anche la presa a pinza possiamo proporre ai nostri piccoli i primi strumenti per disegnare come per esempio i colori a cera triangolari (che vanno bene anche successivamente per sviluppare la presa tridigitale!) e i matitoni. Anche i pennelli e gli acquerelli (consiglio inizialmente l’uso di un pennello con serbatoio) sono molto stimolanti per i bambini e per favorire la presa tridigitale, ovvero quella utile alla scrittura, vi consiglio di utilizzare, non prima dei 18 mesi, i crayon rocks. Comparirà quindi lo scarabocchio che, con il tempo, acquisirà concretezza e questo solitamente coincide con lo sviluppo del linguaggio e con l’affermarsi del gioco imitativo e simbolico!

Cosa possono fare i genitori/educatori per sostenere e favorire il disegno del bambino?

  • Nel primo anno di vita è importante proporre attività sensomotorie come, per esempio, la manipolazione di paste modellabili edibili, poi dai 12 mesi, ma soprattutto in base alle competenze psicomotorie del bambino, si possono introdurre strumenti come matite, colori a cera, pennelli. 
  • Conoscere e scegliere gli strumenti giusti da proporre al bambino: i materiali da proporre variano in base alle sue competenze psicomotorie: se, per esempio, il bimbo ha un’impugnatura palmare, proponiamo una matitona (e non una matita fina) che gli permette una presa più grossolana. Allo stesso modo se è presente la fase orale non proponiamo colori industriali ma colori edibili
  • Lasciamolo sperimentare con diversi strumenti e diversi materiali: per un bambino è molto stimolante dipingere in verticale, disegnare sui vetri, colorare dentro una scatola, colorare con il ghiaccio!
  • Ogni volta che proponete un nuovo materiale o un nuovo strumento al bambino, in base all’approccio che lui ha, è bene che mostrate la funzione di quel nuovo oggetto, in modo tale da attirare la sua attenzione.

A mio figlio non piace disegnare

Anche se un bimbo non ama disegnare è importante che prima di approcciare alla scrittura abbia sperimentato il gesto grafico, in particolare lo scarabocchio, il cerchio e le linee verticali. Per esempio per saper scrivere le “o” il bambino dovrà passare per lo scarabocchio circolare, ad abbozzare il volto umano controllando sempre meglio la linea circolare, fino a realizzare un cerchio chiuso.  Allo stesso modo, scrivere correttamente la “i” passa per la capacità di disegnare le linee verticali sempre più controllate nella dimensione all’interno del foglio: da linee verticali più abbozzate, alla precisione della pioggia fino ad arrivare alla scrittura della lettera “i”. Se il bambino non ama disegnare, può anche utilizzare le mani e sperimentare il gesto grafomotorio sulla lavagna Montessori .

Grandi colori per piccole mani

Sviluppare i gesti grafici nel disegno è un prerequisito importante della scrittura perché sono proprio i gesti grafici e i relativi materiali che proponiamo ad attivare la creatività, la motricità e l’attività cerebrale del bambino! Stimoliamo e favoriamo in modo corretto e al momento giusto il di-segno nei nostri bimbi. E ricordiamoci che piccole mani vogliono grandi colori! Buon divertimento!